lunedì 10 gennaio 2011

Intervista - STILLNESS BLADE


Dopo l’ottimo giudizio sul loro secondo album che potrete trovare tra le recensioni di novembre di Metal Arci Webzine ecco rispondere alle nostre domande Max e Gianpaolo degli Stillness Blade

Ciao! Grazie per la recensione e per lo spazio che ci state concedendo!

Salve a voi, iniziamo quest’intervista chiedendovi se vi ha sorpreso questo successo di critica per Break Of The Second Seal che in parecchie recensioni riscuote ottimi consensi, o eravate già consci del fatto di aver partorito un lavoro così interessante?
Ci speravamo! Dato che con il debut album, uscito nel 2007 per la canadese Obskure Sombre Records, ricevemmo molti consensi in Italia e all’estero; con Break Of The Second Seal, che è stato curato molto di più in tutto, di conseguenza, avevamo più motivi  per alimentare le nostre speranze.

Il precedente The First Dark Chapter pur essendo un buon album mancava di qualcosa per poter arrivare al valore di questo secondo album. E’ tutto parte di una normale evoluzione musicale o c’è stato un diverso approccio compositivo stavolta?
Crediamo che con Break Of The Second Seal ci siamo evoluti in fase di arrangiamento. Facendo tesoro delle passate esperienze, l’approccio alle registrazioni è stato più studiato e curato, ed in studio abbiamo cercato di dare il massimo… speriamo per il futuro di poter produrre un cd ancor più valido.

Ho apprezzato parecchio gli inserti Black nel riffing, che danno un tocco in più alle composizioni. Quanto c’è di Black negli Stillness Blade, e quali sono i vostri principali riferimenti in materia?
Di Black Metal c’è tanto… i riff Black Metal accentuano l’angoscia e malvagità nel nostro sound, rendendo meglio alcune sensazioni che vogliamo esprimere.
Sicuramente tra tutti i gruppi Black Metal, il riferimento principale sono i Dissection, di cui siamo  grandissimi estimatori.

Illustrateci il concept alla base di Break Of The Second Seal.
Break Of The Second Seal (The Eternal Damnation) è uscito per la Punishmet 18 Records, ed è il seguito del nostro primo album The First Dark Chapter (Misanthropic Elevation). L’assassino che vive ed uccide nel progetto Stillness Blade, in quest’album, miete le sue vittime associandole a dei blocchi energetici secondo filosofie orientali. A differenza del nostro primo disco, in quest’ultimo sono disseminati indizi sia sonori che grafici. Sono tanti i particolari che potrebbero sembrare insignificanti, ma che hanno un valore fondamentale, a partire dalle lame dei pugnali, dei codici presenti sulle else, delle note presenti alla fine di ogni pezzo…e molto altro. Raccogliendo il tutto e decifrandolo, si verrà a conoscenza di come l’assassino sceglie le sue vittime ed agisce.
Break of the Second Seal (The Eternal Damnation) è stato registrato ai Bunker Studio di Melendugno in 5 giorni e mixato ai 16th Cellar Studio di Roma da Stefano Morabito a Dicembre 2009.

La figura di Antonio Donadeo alla batteria dà indubbiamente un apporto decisivo alla causa Stillness Blade, ma nello stesso tempo è anche una presenza “ingombrante” visto che spesso si catalizza l’attenzione ingiustamente solo verso di lui, sottovalutando il lavoro di basso e chitarra. Sentite il “peso” del suo curriculum oppure no?
Antonio è prima di tutto un grandissimo amico con cui abbiamo condiviso sacrifici e passione per il Metal Estremo. Non abbiamo mai pensato che fosse una presenza ingombrante… siamo stati sempre felicissimi di averlo dietro le pelli. Siamo consapevoli in tanti di quello che ha fatto e di quello che è capace di fare. Oltretutto, abbiamo sempre pensato che il lavoro di batteria fosse di primaria importanza per un genere come il nostro.

Quando partirà la promozione live dell’album? Ci potete anticipare qualcosa riguardo qualche possibile data?
Dovremmo partire con le date live nei primi mesi del 2011. Speriamo di poter fare la presentazione dell’album a Lecce, e poi di organizzare delle date in Italia ed all’estero.

Quale obiettivo si pongono ora gli Stillness Blade? Dove volete arrivare sapendo di avere dalla vostra un album che può essere considerato tra i migliori album Death italiani del 2010?
Come detto prima, vogliamo promuovere live il nostro ultimo album in Italia ed all’estero, sperando di avere dalla nostra parte la bontà della critica. Non ci siamo prefissati obiettivi, ma speriamo di poter arrivare più lontano possibile.

L’intervista è conclusa, grazie a entrambi! Salutate i nostri lettori come meglio credete.
Innanzitutto ringraziamo te e tutto lo staff di Metal Arci per lo spazio che ci avete concesso!
Invitiamo tutti i vostri lettori ai nostri prossimi concerti e ad ascoltare alcuni pezzi del nuovo album su www.myspace.com/stillnessblade.
Al prossimo massacro!

Torrrmentor